Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
LUGLIO.
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LUGLIO.
Definiz: Sost. masc. Nome del settimo mese dell'anno civile.
Dal lat. julius, nome di Giulio Cesare, in onor del quale fu consacrato un tal mese. –
Esempio: Dant. Inf. 29: Qual dolor fora, se degli spedali Di Valdichiana tra il luglio e il settembre..., E di Maremma e di Sardigna i mali Fossero in una fossa tutti insembre.
Esempio: Vell. Cron. 73: E' fu cacciato (il Duca d'Atene), levandosi il romore il dì di sant'Anna, di luglio 1343.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 142: Io ho un podere.... il quale è assai vicino alla riva del fiume, ed egli è testè di luglio, che sarà il bagnarsi dilettevole.
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 263: Avvenne detto caso in lunedì, a dì 16 di luglio 1509, a ore 18.
Esempio: Cellin. Vit. 260: L'utimo dì di luglio io mi rallegrai da me medesimo assai, ricordandomi della gran festa che si usa di fare in Roma.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 90: I quali (i cavoli) si posson piantare, perchè siano buoni per il verno, di giugno, luglio ed agosto.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 61: Quel giorno vittorioso, che fu il quindicesimo di luglio, consecrarono a Castore e Polluce.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 18, 54: Nelle coperte sta tutta raccolta, Chè ancor di luglio ella ha freddezza molta.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 463: Prestami, amica, qualche granellino, Ch'io te ne pagherò poi quest'agosto, O il mese di luglio più vicino.
Esempio: Lambr. Elog. 91: Arrivava il Vieusseux in Firenze nel luglio del 19.
Definiz: § I. Farsi onore del sol di luglio, vale, proverbialm., Attribuirsi un merito che non ci appartiene, ed altresì Rifiutare o Disprezzare cosa che non si possa ottenere, e che ardentemente si desideri. –
Esempio: Not. Malm. 2, 657: La volpe..., dopo essersi molto affaticata per arrivare un grappolo d'uva, e non l'avendo potuta arrivare, disse: La voglio lasciare stare, perchè ad ogni modo ella non è matura.... E questo detto ci serve per esprimere uno che abbia usato ogni possibil diligenza per conseguire una tal cosa, e non l'avendo potuta ottenere, o abbia abbandonata l'impresa come impossibile, o sia quella tal cosa stata data a un altro; ed egli poi si vanti di non l'aver voluta, perchè non era buona; o non era il caso suo, che diciamo: Farsi onore del sol di luglio.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 447: Prima la morte eleggo, Che voler vostro figlio. P. Io non mi reggo Più ritto: ohimè! che dite?... L. Di me si chiama indegna Chi mie nozze ricusa. B. Oh che garbuglio! A. Fatevi pur onor del sol di luglio.
Esempio: Fag. Comm. 3, 122: Fa' conto ch'i' l'abbia trovato (un amante); e così? Tròvaten'uno anche tu, e chetati. C. Io non ne cerco. F. Ti fai onor del sol di luglio.
Esempio: E Fag. Comm. 7, 100: Io, signor mio, non posso Darvi altro che me stessa (cioè senza dote). A. E questo io voglio. L. Fatevi dunque onor dil (del) sol di luglio.
Definiz: § II. Vale anche Offrire altrui, o Concedergli, Donargli, come grande benefizio o favore, cosa facile a trovarsi e comune, della quale esso abbondi, o che a chi l'offre non costi alcuna spesa o fatica, ovvero cosa a cui uno sia astretto, e che non possa negare. –
Esempio: Baldin. Decenn. 5, 259: Io mi ricordo d'una risposta che e' diede a persona che, per tirarla a' proprj vantaggi, voleva farsi con esso onore del sol di luglio, dicendo che gli averebbe potuto far guadagnare di buon quattrini.
Esempio: Giust. Vers. 214: L'animo d'un Ministro, il mio e il tuo, Son press'a poco d'uno stesso intruglio: Dunque un nebbione che non fa sul suo, E si può fare onor del sol di luglio, Nella sua dappocaggine pomposa, E quando crede di poter qualcosa.
Definiz: § III. Non far pepe di luglio. –
V. Pepe.
Definiz: § IV. Vendere altrui il sol di luglio, vale, proverbialm., Offrirgli o Dargli per grazia, Fargli gradire, come pregevole e cara, una cosa che non ci costa nulla, e che siamo anzi lietissimi di concedergli, perchè utile a noi; ed altresì Voler far parer buona e cara una cosa, che ne avanzi ad ognuno. –
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 3, 117: Gli pareva che voi vendessi in tale accordo a costoro el sol di luglio; perchè quando voi fussi signori di Pisa, egli arebbe a stare a discrezione vostra, non che Montepulciano, Siena e tutto el resto di Toscana.
Esempio: Crusc. Vocab. I.: Luglio.... Diciamo in proverbio, per essere questo mese il più caldo mese dell'anno, Vendere il sol di luglio; e vale: Voler far parer buona e cara una cosa, che n'avanzi a ognuno.
Esempio: Fag. Comm. 1, 403: Ed io dunque resterò privo di voi, o mia signora, da cui sperava ogni mia felicità, ogni mia fortuna? S. (O questo vende il sol di luglio da vero!).
Esempio: E Fag. Comm. 2, 398: Finghiamo di non averli veduti (gli amanti). I. Sì, vendiamo loro il sol di luglio. F. State sulle vostre, o Isabella. I. Sostenutezza, o Fiorinda.
Esempio: E Fag. Comm. 7, 264: Io dunque resterò senza di voi, Da cui sperava ogni mia sorte poi? S. (Oh! ve' in questo garbuglio, Come bene le vende il sol di luglio).
Definiz: § V. Chi vuole un buon rapuglio, lo semini di luglio. Proverbio villeresco, denotante che le rape seminate di luglio danno abbondante raccolto. –
Esempio: Lastr. Agric. 5, 235: Chi vuole un buon rapuglio, lo semini di luglio.